Copenaghen: sono i Finley, la giovane band italiana che è salita sui palchi di mezza Europa. -
E' questo il titolo di un articolo di giornare che mi è capitato di leggere ieri.. riporto qui di seguito il testo con -eventuali commenti opportuni-
Si sono conosciuti sui banchi di scuola, hanno iniziato a suonare nelle cantine del loro paese (Legnano, in provincia di Milano) e ggi, dopo un Disco di platino e un doppio Disco di platino, sono la band giovanile di pop-pank più affermata d'Italia. -pop-pank? più affermata in Italia? mhà..- Parliamo dei Finley, qualttro ragazzi scoperti da Claudio Cecchetto -ma proprio quel giorno si doveva trovà in una cantina di Milano?!- , già al terzo album e con un ricchissimo carnet di concerti live alle spalle. Dani (Danilo Cavio) suonava rock con Ka -Ka?- (Carmine Ruggiero), mentre Stè -Stè? ..che fantasia.. mhà.. - (Stefano Mantegazza) e Pedro (Marco Pedretti) -ma come Pedro? Stè, Ka, Dany... e Pedro??? ma poi perchè Pedro?! Si chiama Marco!!!!!! - facevano grunge. Sono tutti classe 1985. Nel 2000 Dani, Ka e Pedro -Marco- si conoscono alle superiori e poco dopo chiamano Stè a suonare -suonare...- con loro. Iniziano la loro gavetta nel 2002, intitolando la band a Michael Finley -il quale ha citato per danni alla propria immagine la band "emergente" - , giocatore di basket dell'NBA. Il primo album, Tutto è possibile -beh.. in effetti.. dop che i Finley sono diventati famosi.. si! Tutto è Possibile! - è un grande successo e ha venduto oltre 140mila copie. Nel 2006 vincono gi MTV Music Awards - ma come?!come hanno fatto?!?! ..ah già.. tutto è possibile - nella categoria Best -ma quale Best?! ..Bestie casomai! - Italian Act. Hanno partecipato ai più importanti eventi rock europei.
per adesso concludo qui. Nel prossimo post pubblicherò l'intervista con un giornalista. per adesso basta cosi.. altrimenti mi chiuderanno il blog per oscenità.
per adesso concludo qui. Nel prossimo post pubblicherò l'intervista con un giornalista. per adesso basta cosi.. altrimenti mi chiuderanno il blog per oscenità.